FRONTIERE

Concorso Coronavita vs Coronavirus – in aggiornamento: in coda i nuovi arrivi

Dando seguito all’iniziativa lanciata dal Prof. Corrado Gavinelli  Un Concorso aperto e libero: arte per la vita in tempi di Coronavirus, il cui tema è senza vincoli se non quello del soggetto: come contrastare il Coronavirus, come vincerlo, pubblichiamo di seguito le proposte giunte per cogliere questo periodo di stasi imposta dall’emergenza come occasione per manifestare un inno alla vita in forme artistiche.

Le proposte sono presentate secondo l’ordine cronologico nel quale sono pervenute e divengono una serie aperta: man mano che ne arriveranno altre, saranno aggiunte.

Prima proposta – data di arrivo, 8 Aprile 2020. Da Nuovo Ospedale, Torre Pellice (Torino) Italia Sistemazione nella Bacheca Ospedaliera

 

Seconda proposta – data di arrivo,12 Aprile 2020 (giorno di Pasqua). Da Sergio Mollea, Pasticciere, Torre Pellice (Torino) Italia.  Sorpresa Pasquale!

Sorpresa pasquale!

Terza proposta – data di arrivo, 15 Aprile 2020. Da Alvaro Puglisi, Ingegnere Nucleare, Villarbasse (Torino). ‘Una Corona Umana’, e ‘Una Corona Mondiale, Colorata’

Una Corona Umana’
Una Corona Mondiale Colorata

Quarta proposta – data di arrivo 17 Aprile 2020. Da Andrea Giampiccoli, Ricercatore Associato alla Università di Tecnologia, Durban, Sudafrica  ‘Mutevolezza Morente’

Covid-19 ‘Mutevolezza Morente’

Quinta proposta – data di arrivo 21 Aprile 2020. Da Anna Sofia Mollea, Alunna della Classe V della Scuola Primaria di Angrogna (Torino) ‘Non Disegno, ma Coloro Molto Volentieri!’

‘Non Disegno, ma Coloro Molto Volentieri!’

Sesta proposta – data di arrivo 22 Aprile 2020. Da Simone Albano, Perito Elettrotecnico, Milano (Italia) – ‘Versetti Biblici Per Conforto e Speranza, Risolutezza e Cura’

‘Versetti Biblici Per Conforto e Speranza. Risolutezza e Cura’

Settima proposta – data di arrivo 23 Aprile 2020. Da Salvatore Grande, Architetto e Illustratore, Lugano, Svizzera – Pandemonìa (Questa Pandemìa è il Pane del Demonio, per cui è una Pandemonìa)

Pandemonìa

Ottava proposta – data di arrivo 23 Aprile 2020. Da Giorgio Casati, Architetto e Artista, Milano. Endiadi. Il CoronaVirus nell’infinito mondo (concluso il 22 Aprile 2020, 50a Giornata della Terra).

Endiadi. Il CoronaVirus nell’infinito mondo (concluso il 22 Aprile 2020, 50a Giornata della Terra): Gran Bretagna, Portogallo, Spagna, Svizzera, Europa, Gran Bretagna, Svezia, Francia, Germania, Italia, Cechia, Russia, India, Cina, Vietnam, Giappone, Angola, Botswana, Sud Africa, Repubblica del Congo, Repubblica Democratica del Congo, Marocco, Tunisia, Uruguay, Guyana, Venezuela, Bolivia, Brasile, Perù, Cile, Argentina, Colombia, Messico, Stati Uniti d’America, Canada, Cuba, Repubblica Dominicana, Salvador, Guatemala, Haiti, Jamaica.

Nona proposta – data di arrivo 23 Aprile 2020. Da Stefania Seddio, Architetto, Lugano, Svizzera. CoronaVino! (Un Fiaschetto di Vino Toscano per Brindare alla Fine del Contagio!)

Corona-Vino!

Decima proposta – data di arrivo 23 Aprile 2020. Da Stefania Seddio, Architetto, Lugano, Svizzera La Coroncina della Vita (Basta una Piccola Corona per una Grande Vita!)

La Coroncina della Vita

Undicesima proposta – data di arrivo, 23 Aprile 2020. Da Marco Cremona, Architetto, Milano.
Corona di Fiori e Arcobaleno Imbandierato. Tante bandiere del mondo di tanti Paesi coinvolti, uniti da un arcobaleno a corona che incrocia la corona di fiori, e – come tutti gli arcobaleni – viene dopo la tempesta e porta nuovamente il sole, e la speranza di un nuovo inizio colorato e gioioso.

Corona di Fiori e Arcobaleno Imbandierato.

Dodisesima proposta – data di arrivo, 23 Aprile 2020. Da Adriano Cremona, Pensionato, Milano, Italia Senza Titolo.

Senza titolo.

Tredicesima proposta – data di arrivo, 23 Aprile 2020. Da Giorgio Pissardo, Geometra, Villareggia (Torino). Murale di Nilda Noemi Actis Goretta detta Munù, Artista e Muralista di Pigüé (Buenos Aires- Argentina) in Piazzetta dei Migranti a Caluso (TO). Il Murale (eseguito tra il 2006 ed il 2009) è concepito anche come schermo di proiezione di filmati, diapositive e altre immagini. Qui è proiettata la Corona di Vita!

Il progetto (di Giorgio Pissardo del 2005) per la piazzetta con il murale, e il suo cono di proiezione.

 

La Piazzetta dei Migranti a Caluso (TO) con la CoronaVita proiettata.

Quattordicesima proposta – data di arrivo, 24 Aprile 2020. Da Manuela Bonometto, Funzionario direttivo, Servizi Sociali, Villareggia (Torino). La Maglietta della Speranza

La Maglietta della Speranza.

Quindicesima proposta – data di arrivo, 25 Aprile 2020. Da Maria Pia Beretta, Artista Culinaria, Milano. Il CoronaNonVirus Edibile del XXV Aprile 2020. Un cibo per rinforzare ogni Resistenza.

Il CoronaNonVirus Edibile del XXV Aprile 2020.

Sedicesima proposta – data di arrivo, 26 Aprile 2020. Da Elisabetta Ribet, Teologa protestante e Docente universitaria, Strasburgo (Francia). Memoria in Tricolore.

Memoria in Tricolore

Diciassettesima proposta – data di arrivo, 28 Aprile 2020. Da Giancarlo Consonni, Architetto e Poeta, Milano. Inverno 1

Inverno 1

Diciottesima proposta – data di arrivo, Aprile 2020. Da Giancarlo Consonni, Architetto e Poeta, Milano. Inverno 3 In attesa della stagione della guarigione

Inverno 3

Diciannovesima proposta – data di arrivo, 29 Aprile 2020. Da Giancarlo Consonni, Architetto e Poeta, Milano. Poesia (2003)“Difficilmente riuscirò a scrivere una poesia su questa tragedia.
Posso solo mandare un mio significativo componimento già edito”.

STATE LEGGERI

Come quando

la vita ti bastona

e uno respira piano

per non fare male all’aria.

Ventesima proposta – data di arrivo, 29 Aprile 2020. Da Graziella Tonon, Architetto e Poetessa, Milano. Poesie (1996 e 2008)“Due poesie scritte in altri momenti, ma che possono evocare la situazione di clausura che stiamo vivendo”.

RUBA IL SOLE ALLE ROSE,

Qui sul balcone

folti mi vengono i crisantemi

e non le rose.

Ho una campanula che lascio correre

Se non ci sono copre il balcone

È DOMENICA

Due note di flauto

una di piano

un pianto improvviso

le rondini

in basso uno ha riso

un altro ha urlato fortissimo «goal!».

Eppure silenzioso pare il cortile

e gentile di carta stagnola

lassù l’aeroplano.

Ventunesima proposta – data di arrivo, 29 Aprile 2020. Da Ugo Pierri, Poeta, Trieste, Italia
Plip-plip-plip Da una città divenuta Area Necropolitana (da parte di un “pittore inediale, poeta espressionista-crepuscolare, scrittore di racconti tetrallegri”).

PLIP PLIP PLIP

plip plip plip

lente gocce scandiscono la resa dei conti

bip bip bip

lo scatto luminoso lancia sos cardiocircolatori

avido di futuro un groviglio di tubi

tiene in vita la morte

sotto la diafana cupola

ebbri di morfina gli effimeri

muoiono dalla voglia di vivere

poco importa se siano eroi o angeli

le ombre frettolose che si agitano intorno

Ventiduesima propostadata di arrivo, 30 Aprile 2020. Da Gianni Bolis, Grafico, Calolziocorte (Lecco) La Desolazione del CoronaVirus

La Desolazione del CoronaVirus

Ventitreesima propostadata di arrivo, 30 Aprile 2020. Da Gianni Bolis, Grafico, Calolziocorte (Lecco) La Speranza della Ripresa

La Speranza della Ripresa

Ventiquattresima propostadata di arrivo, 1 Maggio 2020. Da Mirella Loik, Architetto, Torre Pellice (Torino) Italia Trittico delle Valli Valdesi. È un mio omaggio storico a Paolo Paschetto, il grande Artista delle Valli Valdesi (Pellice, Chisone, e Germanasca) nell’area alpina – cozia e piemontese – di Pinerolo in provincia di Torino, che ha rappresentato mirabilmente nei suoi lavori pittorici e grafici con grande intensità di stilismo liberty-déco e realistico novecentismo. Le 3 immagini (che ho parzialmente rielaborato, mantenendo gli aspetti formali degli originali, con parziali colori nei due disegni in bianco e nero, e per la terza figura con l’aggiunta della Corona di Fiori del nostro Concorso) riguardano La Luce che Illumina le Tenebre (Lux Lucet in Tenebris), emblema storico dei Valdesi prima della loro adesione alla Riforma Protestante (avvenuta nel 1531) ma utilizzato anche dopo; il cosiddetto Stellone d’Italia, disegnato nel 1946 (e presentato al concorso nazionale vinto dal pittore) per lo stemma ufficiale della Repubblica Italiana adottato nel 1948 e tuttora istituzionalmente usato dallo Stato italiano; ed i Falò della Libertà (fuochi di ringraziamento ed esultanza per la ottenuta libertà di culto – concessa a tutte le religioni non-cattoliche praticate in Italia – dall’allora Re Carlo Alberto nel 1848)

Paolo Paschetto, Stemma Valdese, 1943 (La Luce che Illumina le Tenebre)
Paolo Paschetto, Emblema della Repubblica Italiana, 1948 (Lo Stellone d’Italia)
Paolo Paschetto, Falò del XVII Febbraio, 1925 (I Fuochi della Libertà di Culto)

Venticinquesima propostadata di arrivo, 2 Maggio 2020. Da Valentina Piscopo, Ristoratrice e Cuoca, Cuneo, Italia. Io Resto in Casa! Partecipazione della piccola Rachele Jbilou, di anni 3

 

 

Ventiseiesima proposta – data di arrivo, 4 Maggio 2020. Da Mirella Loik, Architetto. Corona-GrandeTorino 2020 Quest’anno, il 4 Maggio, giorno di commemorazione della scomparsa del Grande Torino nella tragedia aerea di Superga, per la prima volta dal 1949 non sarà possibile effettuare (a causa del persistere del CoronaVirus) alcuna cerimonia pubblica per ricordare quell’evento. Ma personalmente ritengo che la memoria verso quella indimenticabile squadra di campioni possa ugualmente essere partecipata da ogni persona individualmente – sui balconi, alle finestre, o anche in casa – secondo le espressioni dei propri sentimenti e della propria sensibilità. Mirella Loik è figlia del campione granata Ezio Loik deceduto a Superga col Grande Torino.

Corona-GrandeTorino 2020

Ventisettesima proposta – data di arrivo, 4 Maggio 2020. Da Corrado Gavinelli, Architetto e Artista, Torre Pellice (Torino). Quarto Atto contro il Corona Virus – Le Ghirlande di Picasso Proseguendo nella mia periodica proposizione di Iniziative contro il Virus Corona, improntate sulla presenza cromatica dei fiori simboleggiante la Corona Vita, questa volta – per la circostanza della cosiddetta Fase 2 – presento un’ulteriore sequenza di immagini artistiche di Paolo Picasso, in cui si evidenzia la gioiosa e caratterizzante immagine delle sue donne coronate da una ghirlanda di fiori e frasche. Sono figure che in pratica percorrono l’itinerario variegato della mirabolante artisticità picassiana, dal ripreso realismo novecentistico alla versione post-cubistica guernicana, fino alla sintesi grafica della campagna per la pace.
La prima Immagine, di soggetto generico (Ritratto di Donna, 1932), probabilmente già riguarda la figura della giovane Marie Thérèse Walter, cui più precisamente si riferiscono i due successivi Ritratti con una Corona di Fiori in testa, effettuati tra il 1937 ed il 1938. Viene quindi la famosa Bambina con Corona e Fiore mentre Gioca con una Barchetta (è la figlia dell’artista, Maya) del 1939, e quindi il Viso inghirlandato del 1946, ripreso da una foto di Françoise Gilot con una corona di edera sul capo, che nel 1950 si trasforma in un Viso di Pace con un rametto di ulivo adagiato, sui capelli della donna, dalla colomba biblica.

Pablo Picasso, Ritratto di Donna. 1932
Pablo Picasso, Maria Teresa con Ghilanda, 1937
Pablo Picasso, Ritratto di Maria Teresa Walter con una Ghirlanda di Fiori,
1937-38
Pablo Picasso, Bambina con Corona e un Fiore che Gioca con una Barchetta,
1939
Pablo Picasso, Foto di Françoise Gilot, 1946
Pablo Picasso, Viso, 1946
Pablo Picasso, Viso di Pace, 1946

Ventottesima proposta – data di arrivo, 5 Maggio 2020. Da Paolo Mussat Sartor, Artista, Torino.
Ovulo 1973 “Penso che questa Immagine possa essere di buon auspicio per la Rinascita post-Covid”.

Ovulo 1973

Ventiseiesima proposta – data di arrivo, 11 Maggio 2020. Da Marco De Bettini, Architetto, Torre Pellice (Torino). La Pandemia del Corona Virus

La Pandemia del Corona Virus

Ventisettesima proposta – data di arrivo, 12 Maggio 2020. Da Liliana Ayassot, Sarta e Costumista, Torre Pellice (Torino). Confezione di emergenza delle Mascherine

Il Laboratorio per le Mascherine

Ventottesima proposta – data di arrivo,13 Maggio 2020. Da Ugo Pierri, Artista e Poeta, Trieste. Sofferenza Contingente Inevitabile Sacrificio per la Pandemìa

Sofferenza Contingente

Ventinovesima proposta – data di arrivo, 13 Maggio 2020. Da Chiara Ziganto, Tecnico di Laboratorio, Torino.

I Fiori Volati Via

Trentesima proposta – data di arrivo, 15 Maggio 2020. Da Daniela Falcone, Architetto, Milano.
Corona V… Corona Colora Vita. Quella che ci colorerà il mondo di vita nuova, rinnovata e migliorata. Una vita più a dimensione d’uomo con ritmi rallentati e con più contatto e rispetto per la natura.

Corona V…

Trentunesima proposta – data di arrivo, 16 Maggio 2020.Da Lucia Praticò, Studentessa, Liceo Linguistico Britannico, Milano. Una Corona di Cioccolato. Sono una grande appassionata di cioccolata: con una dose giornaliera mi sento invincibile!

Una Corona di Cioccolato

Trentaduesima proposta – data di arrivo, 16 Maggio 2020. Da Sylvia Praticò, Alunna di Scuola Media, Milano. La Solidarietà Protetta. Vinceremo il Virus solo restando uniti nella protezione

La Solidarietà Protetta

Trentatreesima proposta – data di arrivo, 21 maggio 2020. Da Elena Garavelli, Architetto, Milano.
Uncinetto Fiorito! Questa piccola opera rappresenta la Rinascita, e cito un pezzo della canzone di Jovanotti (Le tasche piene di sassi, del 2011) che per me la rispecchia: “Sbocciano i fiori sbocciano – E danno tutto quel che hanno in libertà – Donano, non si interessano – Di ricompense e tutto quello che verrà”

Uncinetto Fiorito!

Trentaquattresima proposta – 24 Maggio 2020. Da Carla Massimetti, Artista, Torino.
Il Cappello Fantastico, 2006 Ho realizzato questo disegno qualche anno fa sulla base di una fotografia che mi aveva attratta per il contenuto sorprendente di un caimano che sembrava assai soddisfatto del cappello fantastico che aveva piazzato in testa, una corona di farfalle leggerissima e colorata. Dunque – ho pensato – posandosi sulla testa di coccodrilli e tartarughe o altri animali, le farfalle regalano loro una bellezza nuova. E stando insieme senza farsi del male e con grande eleganza. Così mi sembra che dovremmo imparare a stare anche noi umani con l’universo intero, compreso di caimani, farfalle, orchidee, cavalli, vermi, ibischi, stelle, acque, pesci, virus. Senza farci del male e con grande eleganza.

Il Cappello Fantastico, 2006

Trentacinquesima proposta – 27 Maggio 2020. Da Giuliana Valli, Fotografa e Artista, Como.
Domani faremo anche noi così: riapriremo

Domani faremo anche noi così: riapriremo

Trentaseiesima proposta – 29 Maggio 2020. Da Anastasia Osipova, Grafica Indipendente, Roma.
Quando finisce la Quarantena?

Quando finisce la Quarantena?

Trentasettesima proposta – 1 Giugno 2020. Da Marina Botta, Architetto, Stoccolma (Svezia): Un buco di luce in fondo al buio, 2020

Un buco di luce in fondo al buio, 2020

Trentottesima proposta: – 1 Giugno 2020. Da Marina Botta, Architetto, Stoccolma (Svezia): Raggi di sole che trionfano su un mare di nuvole, 2020 “Cieli che forse possono raffigurare la speranza della luce e della vita che si riapriranno sul buio di questo periodo”

Raggi di sole che trionfano su un mare di nuvole, 2020

Trentanovesima proposta – 1 Giugno 2020. Da Ginevra Barbieri, Decoratrice Amatoriale, Torino Voglia di mare!!!!

Voglia di mare!!!!

Quarantesima proposta – 10 Giugno 2020. Da Corrado Gavinelli, Architetto e Scrittore, Torre Pellice (Torino). Quinto Atto contro il Virus Corona (per la Fase 3). LA GHIRLANDA DI FIORI COME EMBLEMA DI FIDUCIOSA SPERANZA DI RIPRESA

Riprendendo dalle immagini del mio Quarto Atto (pubblicato su ‘Frontiere’ il 4 maggio 2020) relative alle ghirlande floreali indossate dalle donne di Picasso che l’artista spagnolo ha ritratto, in vari anni della propria esistenza, e ripartendo con un’altra simile raffigurazione della seconda e ultima moglie del pittore, Jacqueline Roque [Figura 1],

1 Pablo Picasso, Piccola Testa di Donna con Corona di Fiori (ritratto della
moglieJacqueline Roque), 1962

per rimanere sempre su questo emblematico argomento figurativo-botanico delle corone di fiori che significano – in fondo – la gioia vitale e la rinascita festosa, nonché il rigoglio della bellezza nell’aspetto femminile che ne ha rappresentato il simbolo naturale, ho inteso porgere una compressa sintesi di questo genere particolare di esteriore messaggio fisico nella storia, nella forma particolare di addobbo femminile attraverso l’opera d’arte, a ricordo e riferimento concreto della fondamentalità estetica del significato di ricoprirsi di fiori per riprendersi da un passato da lasciare per iniziare una nuova condizione ulteriormente speranzosa (come più popolarmente è riscontrabile perfino nelle più remote tradizioni popolari di origine campagnola in molte nazionalità mondiali) [Figura 2].

2 – Vladimir Egorovich Makovsky, Ragazza Ucraìna, 1879. La fanciulla indossa
il tipico costume folcloristico della sua nazione, con la corona di fiori chiamata
Vinok

Se non proprio dagli Egizi (di cui esistono scarse indicazioni precise e certe) e dai Sumeri (per i quali abbiamo labili testimonianze), invece con certezza nelle antiche culture greca e romana, la donna era solita addobbarsi di corone vegetali (rami e frasche, e quindi fiori) per particolari cerimonie e festività celebrative riferite alle loro varie divinità e stagioni, in festeggiamenti e cortei. Nel contesto classico-antico, oltre alle varie raffigurazioni artistiche (nei mosaici romani soprattutto) [Figura 3]

3 – Mosaicista Tunisino, Flora, 261-264 dopo Cristo. Mosaico delle Stagioni di epoca
romana rappresentante una donna della antica città tunisina di Thysdrus (adesso
El Djem, sopra Sfax) coronata di frasche e fiori

offre una eccellente testimonianza di tale usanza incoronante lo splendido esemplare di Corona Aurea ritrovato nel corredo funebre della tomba di una facoltosa matrona marchigiana a Montefortino di Arcevia sopra Fabriano, lavorata nel 244-43 avanti Cristo da un abile artigiano piceno, appartenente alla popolazione celtica dei Senoni [Figura 4].

4 – Artigiano Piceno, Corona Aurea Funebre, 244-43 avanti Cristo. Reperto tombale
muliebre ritrovato nella necropoli a Montefortino di Arcevia nelle Marche (sopra
Fabriano), allora territorio celtico dei Galli Senoni

Questa radicata usanza arcaica, ritenuta pagana dal Cristianesimo, non appare infatti più nelle iconografie medioevali, se non sporadicamente come indicazione di vezzosità femminile, o muliebre, nel tipico abbigliamento di quell’epoca (la vera corona metallica e preziosa spettava alla regina, i copricapi velati dalle più varie fogge appartenevano alle damigelle, e il serto fiorito andava alle giovani o alle donne incinte) [Figura 5].

5 – Maestro delle Dame, La Dea Ragione che Conduce Cinque Sibille nella Città
delle Donne, 1409 (illustrazione dal popolare romanzo La Città delle Dame,
scritto in difesa delle donne virtuose dalla poetessa francese Cristina De Pizan
nel 1404-05, e miniato tra il 1406 e il 1410

E tutto questo perché, nella iconografia più ufficiosa, la vera (e sola) donna incoronata per eccellenza (non indossante frivole e occasionali ghirlande botaniche bensì portante un oggetto di riconoscibile regalità effettiva) doveva essere soltanto la Madonna. Così un accenno di coronalità vegetal-fiorita riprende solamente con la prima permissione figurale del periodo gotico, ed in particolare nella Maestà della Vergine del 1315 affrescata da Simone Martini nel Palazzo Pubblico di Siena [Figura 6],

6 – Simone Martini, Maestà della Vergine, 1315. E’ il grande affresco sulla parete
settentrionale della Sala del Mappamondo (detta anche Aula del Consiglio) del
Palazzo Pubblico di Siena

in cui il diadema regale si confonde con appena accennati petali metallici.

Questa maestosa verginalità mariano-cristiana viene sviluppata nel Quattrocento tardo-gotico e pre-rinascimentale, come attesta la meravigliosa corona di pietre preziose e fiori dipinta nel 1432 dal fiammingo Jan van Eyck per l’Altare della Cattedrale di San Bavo a Ghent (odierna Gand), nella tavola dolcissima della Vergine Maria appartenente al Retablo dell’Agnello Mistico [Figura 7].

7 – La Vergine Maria dipinta dal famoso pittore olandese Jan van Eyck nel 1432 per
l’Altare della Cattedrale di San Bavo a Ghent (odierna Gand), nella tavola laterale
sinistra del Retablo della Adorazione dell’Agnello Mistico

Ma sarà invece qualche anno più tardi – e inevitabilmente – nel Rinascimento che, con la ripresa delle tradizioni classiche ritornano raffigurazioni di donne con le teste infiorate, più decisamente normali sebbene sempre mitologiche, e particolarmente riferite alla dea Flora, l’antica italica Ebe, portatrice simbolica del rinnovamenteo primaverile: e di cui l’immagine più significativa, e nota, si ritrova nella Primavera di Alessandro Botticelli, realizzata nel 1482 [Figura 8].

8 – La figura della dea Flora nel dipinto La Primavera di Alessandro Botticelli,
realizzata nel 1482

In sèguito, raffigurazione esasperata della fruttività naturale autentica, perseguita dall’estroso pittore cinquecentesco Giuseppe Arcimboldo (Flora, 1589-90) [Figura 9],

9 – Giuseppe Arcimboldo, Flora, 1589-90

oppure languido emblema riconoscitivo della religiosità monacale nella figura tipica di Santa Rosa da Lima (che da fanciulla aveva un nome per altro altrettanto floreale: Isabella Flores) come tipicamente lo ha ritratta Carlo Dolci nel 1668-70 [Figura 10],


10 – Carlo Dolci, Santa Rosa da Lima (il cui vero nome era Isabella Flores), 1668-70

la donna coronata di fiori diventa nel Settecento più terrena, per quanto continuativamente arcaica e idealizzata (e con tale aspetto la presenta la pittrice veneziana Rosalba Carriera nella Allegoria della Musica del 1712) [Figura 11];

11 – Rosalba Carriera, Allegoria della Musica, 1712

per finalmente accedere ad una oggettività più realistica, di persona comune dell’epoca, con tutto l’Ottocento: a cominciare dai personaggi femminili del neo-classico Jacques-Louis David (Ritratto della Contessa Daru, 1810) [Figura 12],

12 – Jacques-Louis David, Ritratto della Contessa Daru, 1810

e proseguendo con il Realismo veristico, soprattutto rappresentato dalla pittrice greca di riferimento preraffaellitico, Marie Eufrosyne Spartali-Stillman (Madonna Pietra degli Scrovigni, 1884) [Figura 13]

13 – Marie Eufrosyne Spartali-Stillman, Madonna Pietra degli Scrovigni, 1884

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E ancòra di più, con l’avvento – e la affermazione – della Modernità industriale, la ghirlanda fiorita appare sulle teste delle donne quale elemento di espressione femminile graziosa e pura, di circostanza vezzosa e comunque sempre di comunicabilità gioiosa, personalizzata: scarsamente però negli Impressionisti, che (a parte un isolato e floralmente timido Pierre-Auguste Renoir, come si vede nel suo quadro Il Palco del 1874) [Figura 14]

14 – Pierre-AugusteRenoir, Il Palco, 1874

preferivano i fiori per le donne sui loro cappellini; e decisamente con maggiore, e perfino enfatico ed eccessivo entusiasmo esibitivo, nella tendenza caratteristicamente vegetale dell’Arte Floreale, uscente dalla figurazione tardo-ottocentesca delle Belle Arti (con il Liberty del virtuoso illustratore franco-cecoslovacco Alphonse Mucha: di cui è esemplare la bellezza universalizzata creata per il suo manifesto Fantasticheria del 1897) [Figura 15]

15 – Alphonse Mucha, Fantasticheria, 1897

ed quindi entrante nelle tendenze di Avanguardia artistica con lo Stile Giovane mondiale (di cui è altamente rappresentativo Il Bacio del 1907-08 di Gustav Glimt, esponente fondamentale dello Jugendstil austiaco) [Figura 16].

16 – Gustav Klimt, Il Bacio, 1907-08

E dunque dalla innovante Art Nouveau francese ancòra presente nella concettualmente stravagante pittura di Elisabeth Sonrel (Nostra Signora del Prezzemolo per Mucche, 1923) [Figura 17],

17 – Elisabeth Sonrel, Nostra Signora del Prezzemolo per Mucche, 1923

alla modernisima raffigurazione deformata del post-cubismo picassiano (Maria Teresa con una Ghirlanda di Fiori, 1937-38) [Figura 18],

18 – Pablo Picasso, Maria Teresa con una Ghirlanda di Fiori, 1937-38

la floralità coronale giunge alla contemporaneità post-bellica del secondo Novecento nelle immagini della messicana Frida Kahlo (di cui è tipica la più recente espressione iperrealistica impostata nel proprio Autoritratto del 1949-50) [Figura 19].

19 – Frida Kahlo, Autoritratto, 1949-50

Ma non soltanto nei migliori rappresentanti dell’arte figurativa secolare scaturisce il sentimento festoso, felice e spensierato per la vita corrente, e speranzoso per un avvenire più luminoso e accettabile, della ghirlanda fliorita; bensì questo entusiasmo nuovo si ritrova pure negli immensi campionari delle professioni diversamente estetiche: nella grafica (illustrativa e commerciale) e nella fotografia d’autore si perpetua quell’ineliminabile desiderio di espressione esistenziale particolarmente contrassegnato dalle Corone di Fiori sulle teste delle Donne, tramandato dalle epoche più antiche ai nostri giorni anche – come ho riferito – in particolari tradizioni popolari del passato, in certi casi ancòra tramandate. E specificamente lo possiamo vedere raffigurato in modo esemplificativo, ed esemplare, nelle apposite figure create dallo Studio Internazionale Digitale 123RF (Ritratto di Fanciulla con in Testa una Corona di Fiori Selvatici ed Erbe, 2019) [Figura 20]

20 – Studio Internazionale Digitale 123RF, Ritratto di Fanciulla con in Testa
una Corona di Fiori Selvatici ed Erbe, 2019

o nei virtuosi scatti di riconosciuti autori, recentemente storici (come quello di Louis Fleckenstein nel suo Ritratto di Sposa con Fiori di Arancio del 1907) [Figura 21]

21 – Louis Fleckenstein, Ritratto di Sposa con Fiori di Arancio, 1907

oppure attuali (particolarmente di Alba Soler, autrice di molteplici fanciulle in fiore) [Figura 22],

22 – Una Bambina di Xàtiva (cittadina nella regione valenciana) inghirlandata con
fiori, ripresa nel 2017 dalla fotografa spagnola Alba Soler

come anche negli scatti professionali o amatoriali di più anonimi seguaci della fotografia [Figure 23 e 24].

23 – Una istantanea della giornalista italiana Micaela Zucconi, scattata nel 2018:
Ragazza della Polinesia Neozelandese con Corone di Fiori (emblemi di
festeggiamento ed accoglienza)
24 – Ella Bearsheart, Haku Lei Hawaiiano 2019. Il Lei è la tipica corona floreale
(in genere di orchidee fresche) delle Hawaii, usata anch’essa nelle festività e
per cerimonie di benvenuto, composta con il metodo di intreccio haku (ovvero
fissando i fiori su un sostegno di foglie di dracena o di banana)

Una euforia esibitiva che adesso, però, non deve comunque venire – ancòra – sottratta al congiunto indossamento salutare della sempre salvaguardante Mascherina sul viso! [Figure 25 e 26].

25 – Vladimir Lobachev, Ragazza con Ghirlanda, 2005 (foto scattata a Belgorod,
città russa presso il confine ucraino di Karkhov)
26 – Corrado Gavinelli, La Ragazza di Belgorod con Ghirlanda e Mascherina
Floreali, 2020

Quarantunesima proposta – 17 Giugno 2020. Da Alvaro Puglisi, Ingegnere Nucleare, Villarbasse (Torino). Fase 3. La Lancia del Vaccino Ucciderà il Virus Mostruoso

Fase 3

Quarantaduesima proposta –18 Giugno 2020. Da Rachele Jbilou, Bambina della Scuola Materna, Cuneo. Andrà Tutto Bene! Il Cuore della Speranza. E Nell’Album dei Ricordi – Elaborazioni Computergrafiche della madre, Valentina Piscopo

Andrà Tutto Bene!
Nell’Album dei Ricordi
Nell’Album dei Ricordi

Quarantetreesima proposta 17 Giugno 2020. Da Domenica Berta, Psicologa e Consulente per lo Sviluppo delle Risorse Umane, Ciriè (Torino). Chiusi in Casa in Attesa di Uscire e La Cauta Apertura della Fase 3

Chiusi in Casa in Attesa di Uscire

 

La Cauta Apertura della Fase 3

Quarantaquattresima proposta – 25 Giugno 2020 – Da Michele Privileggi, Artista, Leinì (Torino). Lavoriamo anche in Clausura Virus

Lavoriamo anche in Clausura Virus

Quarantacinquestima proposta 25 Giugno 2020 – Da Giulia Cnapich e Maria Letizia Deluca, Educatrici Professionali della Cooperativa Sociale ‘Vides Main’, Torino.
Vite in Costellazione. Una Corona di Amicizia, Ascolto, Accoglienza, e Solidarietà

Vite in Costellazione

Quarantaseiesima proposta 25 Giugno 2020 – Valentina Laus, Scuola Media Aleramo (Classe 2.a D), Torino. Filastrocca ‘Il Virus Misterioso’. Supervisione di Lorena Cicerale, Educatrice della Cooperativa Sociale ‘Vides Main’

Filastrocca “Il Virus misterioso”

Quarantasettesima proposta – 29 Giugno 2020. Da Luca Pinto, Scuola Media ‘Aleramo’ (Classe II D), Torino. Virus-Alieni Supervisione dell’educatrice Lorena Cicerale della Cooperativa Sociale
Vides Main’

Virus-Alieni

Quarantottesima proposta – 29 Giugno 2020. Da Giulia Cuccurullo, Scuola Media ‘Aleramo’ (Classe II B), Torino. I nostri legami Supervisione dell’educatrice Lorena Cicerale della Cooperativa Sociale Vides Main’

I Nostri Legami
La natura sconfiggerà il Virus

Cinquantesima proposta – 5 Luglio 2020. Da Giulia Sarsano, Scuola Media ‘Aleramo’ (Classe II B), Torino. Caviardage ‘Chi non ha paura’. Supervisione dell’educatrice Lorena Cicerale della Cooperativa Sociale Vides Main’

Chi non ha paura
La Voce del Nonno

Cinquantaduesima proposta – 6 Luglio 2020. Da Domenica Berta, Psicologa e Consulente per lo Sviluppo delle Risorse Umane, Ciriè (Torino). Ancora c’è, ed è Grosso! Commento: Uscire con Con Cautela, perchè fuori il Virus è sempre in Agguato

Ancora c’è, ed è Grosso!

Cinquantatreesima proposta – 6 Luglio 2020. Da Domenica Berta, Psicologa e Consulente per lo Sviluppo delle Risorse Umane, Ciriè (Torino). La Mascherina si Tinge di Speranza (Tutto Andrà Bene)

La Mascherina si Tinge di Speranza (Tutto Andrà Bene)

Cinquantaquattresima proposta – 7 Luglio 2020. Da Giorgio Casati, Architetto e Artista, Milano.
Pausa Pandemica (Autoritratto) – Endiade 2020

Pausa Pandemica (Autoritratto) – Endiade 2020

Cinquantacinquesima proposta 12 Luglio 2020. Da Mauro Afro Borella, Architetto e Designer, Milano. Proust e la Reverie del Covid. La Reverie Proustiana (indicata in “Alla Ricerca del Tempo Perduto”) è una sorta di memoria ripresa, collegata alla composizione di uno scritto sollecitato da un cibo che si sta mangiando. Ricordando il gusto passato di tale cibo, e tornando a scrivere, viene attivata una memoria che può fare riflettere o ispirare. Ma nella sostanza è un ricordo del passato. Costituisce anche un’opera musicale dedicata all’amico musicista venezuelano Reynaldo Hahn, che ha coinvolto – nei propri ricordi di incontri culturali – anche i musicisti francesi Claude Débussy (però indirettamente, e soltanto negli scritti di memorie su di lui, che non ha voluto mai entrare in amicizia con lo scrittore), e Gabriel Fauré (in un giudizio ammirato per un suo componimento).

Proust e la Reverie del Covid.

Cinquantaseiesima proposta – 15 Luglio 2020. Da Michele Privileggi, Artista, Leinì (Torino).
Virus Sfuggente. Scultura in legno dipinto

Virus Sfuggente.

Cinquantasettesima proposta – 15 Luglio 2020. Da Michele Privileggi, Artista, Leinì (Torino)
Acchiappa Virus … Collaggio polimaterico e pittura

Acchiappa Virus …

Cinquantanovesima proposta – 16 Luglio 2020. Da Paolo Piacentini, Artista, Milano.
Presenze nell’Ombra

Presenze nell’Ombra
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