FRONTIERE

Inaugurazione del 207° Anno Accademico dell’Accademia Nazionale di Agricoltura

E’ ormai evidente che il business del futuro si chiamerà ‘cibo’, che l’agricoltura è l’unico settore che presenta un incremento occupazionale significativo in un panorama industriale e dei servizi in profonda crisi e che sono sempre più numerosi coloro che stanno investendo sull’alimentazione: un’opportunità grandiosa in un Paese che dell’agroalimentare ha fatto la sua bandiera. In Italia negli ultimi decenni la produzione agricola ha privilegiato la qualità per sostenere l’importante filiera del “made in Italy” e tramite rigorosi processi e severi controlli ha privilegiato, oltre che la produttività, il binomio qualità-sicurezza. L’Accademia Nazionale di Agricoltura intende avviare, con l’inaugurazione dell’Anno Accademico 2014, un ampio e aperto dibattito su questo tema, partendo dalla necessità di un accordo etico fra il produttore e il grande mondo della cooperazione attivo nella trasformazione e nella distribuzione. Per l’interesse economico del Paese, l’Accademia, dotata di competenze scientifiche di elevata specificità ed anche di competenze interdisciplinari, è in grado di far sentire a tutti i livelli il proprio peso storico e culturale anche sui temi riguardanti la sicurezza e la qualità alimentare con l’obiettivo di tutelare tramite i nostri prodotti, i consumatori.

#relatori

Relazione del Prof. Giorgio Cantelli Forti, Presidente dell’Accademia Nazionale di Agricoltura

Prolusione del Dott. Maurizio Gardini: L’agricoltura che verrà: idee e proposte per la competitività e l’affermazione del made in Italy

#coordinate

Lunedì 7 aprile 2014, alle ore 10.00 presso la Sala Stabat Mater dell’Archiginnasio (Piazza Galvani, 1 – Bologna) [gview file=”https://www.frontiere.info/wp-content/uploads/2014/04/INVITO.pdf”]    

Profilo storico dell’Accademia Nazionale di Agricoltura

L’Accademia Nazionale di Agricoltura fu fondata a Bologna nel 1807, con il nome di Società Agraria del Dipartimento del Reno, per iniziativa dell’agronomo conte Filippo Re e allo scopo di «promuovere esperienze e metodi di coltura utili al miglioramento dell’agricoltura in generale». Alla Società aderirono coloro che “provatamente si dedicavano al miglioramento dell’agricoltura bolognese” considerata in un più ampio contesto territoriale e divenne un importante centro di propulsione tecnica e una realtà che ben presto travalicò i confini locali.

Nel 1839 l’Amministrazione provinciale di Bologna concesse alla Società un appannaggio fisso a integrazione della rendite del podere “Belpoggio”, che il governo napoleonico le aveva assegnato all’atto della sua costituzione e nel 1840 l’Amministrazione comunale di Bologna destinò al sodalizio, come propria sede, la sala “Cubiculum Legistarum”, ossia “Stanza dell’Università dei Giuristi”, nel prestigioso palazzo dell’Archiginnasio.

Nel 1938 la Società assunse la denominazione di “Accademia di Agricoltura”, poi integrata, nel 1940, con la qualifica di “Reale”.

I drammatici anni del secondo conflitto mondiale furono superati alle soglie degli anni Sessanta, sotto la presidenza di Giuseppe Medici, quando la sede accademica fu ripristinata nel “Cubiculum Artistarum” dell’Archiginnasio, restaurato grazie al contributo finanziario della Cassa di Risparmio di Bologna e dell’Istituto regionale di credito agrario; nello stesso anno all’Accademia fu riconosciuta la qualifica di “Nazionale”. Ricostituitosi il corpo accademico, il sodalizio tornò nuovamente a promuovere convegni e dibattiti e a realizzare, anche per incarico di vari Enti pubblici (Ministero dell’Agricoltura, Consiglio Nazionale delle Ricerche, ecc.) specifici studi su problemi di grande attualità per la tecnica e l’economia agricola italiana, tanto da figurare oggi fra gli organismi culturali più vivi e attenti nel campo dell’assistenza tecnico-scientifica ed economica dell’ agricoltura italiana.

Per iniziativa dell’Accademia e di suoi componenti sono sorte nel tempo varie istituzioni che hanno recato un grande beneficio all’agricoltura emiliana e, più in generale, a quella italiana: la Scuola superiore agraria, la Facoltà di Agraria (realizzata con il supporto finanziario della Cassa di Risparmio di Bologna), la Società Produttori Sementi, la Società “Pro Montibus et Silvis”, il Consorzio antifillossarico e l’Osservatorio di Economia Agraria per l’Emilia Romagna.

La sede istituzionale dell’Accademia di Agricoltura è oggi alla Via Castiglione 11 (Bologna). Il Cubiculum Artistarum rimane la sede di rappresentanza, dove vengono organizzati eventi, letture e conferenze.

Informazioni:

Mara Armaroli

Tel. 051268809

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