Peter Assmann, artista che spazia oltre le frontiere

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L’arte si pone spesso al confine tra realtà e immaginario e i lavori di Peter Assmann sono espressione del suo continuo spostarsi attraverso dei confini: quelli della mente, della cultura, della lingua, geografici, a suo piacere.

Assmann varca spesso le frontiere tra l’Austria – il Tirolo, la sua patria di nascita – e l’Italia, luogo di predilezione; è legato a Firenze dove ha perfezionato i suoi studi in storia dell’arte e a Mantova dove ha ricoperto il ruolo di Direttore di Palazzo Ducale, un monumento di mille stanze, in molte delle quali è riuscito ad affiancare, con disinvoltura, l’arte antica con la contemporanea, le arti minori con quelle auree. A Mantova la sua attività culmina con la mostra su Giulio Romano, riportando a Palazzo Ducale, dal Louvre dove era depositato, quasi l’intero corpus dei disegni di questo ingegnoso artista e architetto del palazzo, oltre a una folta quantità di disegni preparatori degli affreschi e decorazioni delle stanze, esposti proprio in questi spazi, come raro succede, mostrando così il progetto e la sua realizzazione: un evento epocale. Da ricordare, sempre a Palazzo Ducale, anche la prima esposizione fuori sede sulla storia e l’attività dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, per far conoscere la loro fortuna in casa dei regnanti di Vienna, o quella sui confini tra design e arte di Gaetano Pesce; ha inoltre ritagliato spazi espositivi agli artisti locali con particolare attenzione ai giovani e, tra le ultime mostre, la più discussa in città è stata quella del “sanguinario” Hermann Nitsch.

Contemporaneamente all’attività come direttore e curatore, caratterizzata dal suo essere raffinato e colto studioso, Assmann ha sempre portato avanti la sua personale ricerca artistica, anzi, per lui l’incarico istituzionale è stata una sfida intellettuale.

“Dio Verhandeln”, opera di Peter Assmann esposta alla Galleria Immaginaria di Firenze. Foto David Palterer

Assmann artista indaga da molti anni sul mistero delle parole, la loro capacità retorica che si estende oltre il significato lessicale, trascinando l’osservatore a confrontarsi con dei rebus dove la PAROLA ha sempre una funzione predominante, a volte espressa attraverso l’immagine tipografica o la calligrafia, a volte per la sua etimologia, altre è proposta attraverso dei link associativi che coinvolgono perfino il suono della parola letta. Sì, per Peter Assmann la parola va molto oltre una sequenza di lettere che insieme esprimono una locuzione, la parola in sé rappresenta una forma grafica, e non solo, la dimensione, il font e il colore della parola in rapporto allo spazio del foglio e al “disegno”, talvolta con accenni figurativi, ha sempre una specifica ragione che va scoperta.

Una significativa mostra di recenti lavori di Peter Assmann, allestita da P&M Architecture ( https://www.pmarchitecture.it/ ) presso la Galleria Immaginaria a Firenze ( 𝗣𝗲𝘁𝗲𝗿 𝗔𝘀𝘀𝗺𝗮𝗻𝗻 𝙒𝘼𝙉𝙏𝙀𝘿: 𝙡𝙖 𝙧𝙪𝙥𝙩𝙪𝙧𝙚 𝙥𝙤𝙚𝙩𝙞𝙦𝙪𝙚 a cura di Paola Artoni 𝟭𝟵 𝗦𝗲𝘁𝘁𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲 – 𝟮 𝗢𝘁𝘁𝗼𝗯𝗿𝗲 𝟮𝟬𝟮𝟰 ), è stata l’occasione per scoprire ed esplorare il suo percorso creativo, e la galleria, nella quale convive una libreria Einaudi, la cornice ideale dove vedere e risolvere una sequenza di rebus che in quello spazio parevano – e l’allestimento ne ha dato eco – pagine di un libro aperto, addirittura pagine di diversi volumi mescolati tra loro, pronti a essere ricomposti dal visitatore per immaginare una propria storia personale.

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DAVID PALTERER ARCHITETTO Nasce in Israele nel 1949, e si laurea in architettura a Firenze dove tuttora vive e lavora. Accademico Ordinario e Vicepresidente della Classe di Architettura all'Accademia delle Arti e del Disegno di Firenze. Ha insegnato Progettazione architettonica alla Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni del Politecnico di Milano e Composizione al Corso di Design Industriale all’ISIA Istituto Superiore per le Industrie Artistiche di Firenze, Si occupa di progetti che spaziano dalla scala territoriale a quella urbana sino al progetto di interni per il quale sviluppa, da anni, componenti d'arredo con le più importanti industrie italiane del settore, sia nella produzione industriale che in quella d'avanguardia, nel campo del vetro, ceramica, marmo, illuminazione e accessori per l’arredamento. Le esperienze maturate in trent’anni di attività professionale convergono, nel 2011, nella P&M palterer medardi architecture s.r.l., ( www.pmarchitecture.it ) una società strutturata per offrire servizi di consulenza, progettazione urbana e architettonica, exhibition e graphic design, promozione culturale e territoriale. Consolidata esperienza nell’ambito nel recupero e nel restauro (in modo particolare di manufatti storici vincolati di grande pregio) e nella valorizzazione di beni storico-archeologici/musei, comprovata da progetti realizzati e in corso, come l’allestimento della sala dedicata alle opere di arte rinascimentale tra cui il “Dio fluviale” di Michelangelo nel Palazzo dei Beccai e il recupero a itinerario di visita degli ambienti interrati del Cortile di Michelozzo” in Palazzo Medici Riccardi, con il progetto degli allestimenti espositivi dei ritrovamenti. Notevole anche l’attività espositiva con mostre personali o collettive nei più importanti luoghi deputati nazionali e internazionali. I suoi lavori sono presenti nella stampa specializzata internazionale e sulla sua opera sono stati pubblicati volumi per le Edizioni L'Archivolto di Milano e Vallecchi di Firenze.

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