Crocifisso in bronzo, il monumento al Gattamelata e le 29 opere dell’altare maggiore (7 statue, 5 rilievi e 17 formelle). Abitava in piazza del Santo nella casa del “pesse” e lavorava per le fusioni in bronzo poco distante, al Maglio, in via Orto Botanico. L’altare, come noto, venne smontato e sostituito molto presto, già nel XVI secolo. Alla fine dell’Ottocento Boito costruì un nuovo altare con l’obiettivo primario di riunire le superstiti opere bronzee del grande maestro in un altare, comunque funzionale secondo i canoni liturgici dell’epoca, realizzando tuttavia una struttura marmorea di indubbio valore pensata come cornice celebrativa e monumentale dell’opera donatelliana. Nell’Ottocento un’attenta officina realizzava copie in gesso delle varie sculture e dei rilievi rendendoli disponibili sul mercato. Il materiale esposto è composto per l’appunto da gessi ottocenteschi di alcune delle principali opere dello scultore per il Santo, ma soprattutto da riproduzioni fotografiche in scala 1:1 delle opere, da particolari fotografici in scala adeguata, da documenti sui luoghi e sulle tecniche di fusione del bronzo a cera persa indiretta e da documenti d’archivio. Il taglio è quello dell’immediatezza, volutamente quasi didattica, dell’allestimento. Le teche e l’arredo nero su cui si stagliano con eleganze i gessi bianchi e le foto a grandezza naturale di molte statue e rilievi conferisce alla sala una sobria eleganza che permette di ammirare i particolari delle opere. L’esposizione, inserita nel circuito espositivo “Donatello e Padova”, a differenza delle altre mostre padovane sul Donatello che si concluderanno a fine luglio, è permanente. Rappresenta per volontà degli organizzatori un work in progress che si arricchirà nel tempo, compatibilmente con il recupero di nuovi spazi museali, di altro materiale espositivo e documentario dedicato al Donatello conservato negli archivi della Veneranda Arca di sant’Antonio e attualmente ancora in fase di studio. In mostra in via sperimentale ci sarà anche un busto del Gattamelata in gesso che, grazie a un particolare trattamento protettivo, è possibile toccare. L’intento è di offrire, in un futuro, anche alle persone non vedenti il piacere di “gustare” con il tatto i capolavori del Donatello. La mostra completa le visite guidate gratuite “Donatello nascosto” che fino al 26 luglio permetteranno di riscoprire l’altare maggiore accedendo nel presbiterio, solitamente chiuso ai pellegrini (visite con prenotazione obbligatoria: infobasilica@santantonio.org, tel. 049/8225652). Donatello al Santo Orari dal 29 maggio al 14 giugno 2015: tutti i giorni, dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18 dal 15 giugno 2015: da martedì a venerdì dalle 9 alle 13, sabato e domenica dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18 (chiuso lunedì, Natale, Capodanno e Pasqua) Biglietti: intero € 2,50, ridotto € 1,50 Il costo del biglietto della mostra “Donatello al Santo” è comprensivo dell’ingresso anche al Museo Antoniano. Sarà possibile visitare alla la mostra della devozione popolare. Contatti: Museo Antoniano, piazza del Santo (entrata dal chiostro del Beato Luca Belludi), tel. 049/8603236 Link per download foto e cartella stampa: http://we.tl/k5xrr2gFDe Il link è disponibile fino al 5 giugno Ufficio stampa Messaggero di Sant’Antonio Editrice Tel. 049-8225926 – ufficiostampa@santantonio.org – Mob. 380-2038621]]>
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