“Una versione puramente peer-to-peer del contante elettronico permetterebbe ai pagamenti online di essere inviati direttamente da un’entità ad un’altra senza passare attraverso un’istituzione finanziaria.”

 Inizia così il White Paper di Bitcoin e mentre scrivo il prezzo di mercato di questa moneta virtuale creata nel 2009 si aggira intorno ai 47.000 dollari.

Ad oggi l’unico paese che riconosce Bitcoin come valuta a corso legale è El Salvador, ricordiamo che per corso legale intendiamo una valuta che il creditore non può rifiutare se offerta dal debitore come mezzo di pagamento.

Sono però sempre più numerosi i paesi e le città crypto-friendly. È stato infatti annunciato in questi giorni che Rio de Janeiro accetterà il pagamento delle tasse in Bitcoin a partire dal 2023.

Di recente anche la Svizzera ha presentato una serie di regolamentazioni aziendali e finanziarie volte a favorire l’adozione della tecnologia Blockchain a livello locale, consentendo alla cittadinanza di pagare imposte e tasse per tutti i servizi in Bitcoin, e permettendo così alla Svizzera di assumere una posizione di leadership a livello europeo per lo sviluppo di progetti legati alla blockchain.

Così la lista dei paesi che approvano Bitcoin come mezzo di pagamento sembra destinata ad espandersi, abbiamo visto recentemente anche il caso dell’ Ucraina, paese che a seguito dello scoppio della guerra ha ricevuto supporto con donazioni in criptovalute per un valore di oltre 100 milioni di dollari.

Per quanto riguarda invece la Russia, il primo ministro del paese aveva annunciato una possibile integrazione di Bitcoin nell’economia russa valutando la possibilità di pagamento di gas e petrolio anche in Bitcoin per i “paesi amici” come la Cina e la Turchia. Dichiarazione che in realtà non sembra aver avuto grande impatto sul prezzo dell’asset, ricordiamo inoltre che in diversi paesi, tra cui anche la Cina, la criptovulate sono considerate illegali.

Le ultime forti azioni repressive della Cina nei confronti delle crypto risalgono infatti a maggio 2021, e hanno visto i miners cinesi costretti a trasferirsi e riassestarsi con le mining farm principalmente negli Stati Uniti.

In quel periodo Bitcoin aveva subito un drastico calo del prezzo, ma non possiamo ignorare la velocità con cui il mercato crypto si è ripreso a seguito del ban di una potenza rilevante come la Cina.

Cosa aspettarci ora da Bitcoin e dal mercato delle criptovalute? Come si svilupperà l’integrazione della tecnologia blockchain nelle città? Taleb, nel suo libro “Il Cigno Nero”, scrive che “gli esperti di previsioni sono in grado di prevedere l’ordinario ma non l’irregolare, ed è qui che alla fine falliscono”.

Vedremo quali saranno i prossimi sviluppi della guerra in Ucraina e quelle che saranno le reazioni del mercato alle prossime iniziative della Fed relativamente alla gestione dell’inflazione.

Nel frattempo Nayib Bukele, presidente di El Salvador, sembra intenzionato a perseguire il suo piano per la realizzazione di una Bitcoin City, che dovrebbe sorgere nell’est del paese e che riceverà il suo approvvigionamento energetico dal vulcano Conchagua.

 Claudia Sinigaglia

 

Cover: “bitcoin city” di 7.466 ettari nel sud-est El Salvador, progettata dall’architetto Fernando Romero di FR-EE ha condiviso le immagini di come sarà la nuova città.  

“Bitcoin City”, arch. Fernando Romero, 2021
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